"Un uomo abbastanza normale” - Ruggero Perugini
"Un uomo abbastanza normale”, prima edizione del luglio 1994, Arnoldo Mondadori Editore di Ruggero Perugini. Il libro risulta fuori catalogo.
La teoria del Botticelli
All’interno del libro di Ruggero
Perugini sono contenuti più riferimenti allusivi di un certo collegamento non
chiaramente specificato tra il dipinto La Primavera del Botticelli e i delitti
del mostro di Firenze. La stessa copertina del libro raffigura un dettaglio del
dipinto in b/n: la ninfa Clori che rapita da Zefiro emette dalla bocca un filo
di fiori in segno della trasformazione in Flora. Il filo di fiori è nella
copertina mascherato da una coloratura rossa.
Il dipinto conservato agli Uffizi
di Firenze è datato tra il 1478 e il 1482. Realizzato per la Villa Medicea di
Castello, rappresenta nove personaggi disposti di fronte ad un boschetto, la
scena va letta da dx verso sx e individua il vento Zefiro che rapisce la ninfa
Clori per amore e la mette incinta; da questo atto la ninfa rinasce trasformata
nel terzo personaggio, Flora, la personificazione della primavera. Al centro
campeggia Venere sovrastata da Cupido, mentre a sinistra si trovano le Grazie intente
in una danza ed infine Mercurio intento a scacciare le nubi.
Il dipinto presenta vari livelli
di lettura: uno mitologico legato ai soggetti rappresentati, uno filosofico
legato all’amore neoplatonico e uno storico legato alle vicende dinastiche del
committente (Lorenzo de’ Medici).
Il 15 luglio 1994, nel corso del
processo Pacciani, viene sentito il prof. Francesco Bruno. Rosario Bevacqua domanda
al prof. Bruno cosa ne pensi “ nell'accostare la figura della Venere del
Botticelli e quella della povera Carmela Di Nuccio. Lei ha visto queste
fotografie: sono state accostate; addirittura il capo della SAM ha fatto un
riferimento ben preciso, tant'è che è illustrato anche un suo libro. Va bene.
Ecco, che cosa ne pensa lei? Aveva una collana in bocca, eccetera.”
La risposta di Bruno è che “Zephiro,
e l'altra la ninfa Flora che proprio dall'amore, dal contatto erotico con il
vento Zephiro, diventerà primavera e come tale farà diventare fiori tutto ciò
che tocca e entrerà nel regno di Venere. Ma se le cose stanno così e coloro che
tutti i grandi, diciamo, studiosi della storia dell'arte concordano con questa
interpretazione, è evidente che questo è esattamente l'opposto del "mostro".
Sempre per Bruno la collana fra
le labbra della Di Nuccio rappresenta il risultato di un’azione di trascinamento
e che il collegamento fatto dalla SAM sia un’interpretazione sbagliata nata “da
un bisogno interiore proiettato sul quadro del Botticelli”.
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